Verso. Dentro. Oltre.
Le vedute marine di Patrizia Mori sono scosse da vibrazioni. Appartengono a chi osserva o al paesaggio? Dal mosso una tensione disgregante si trasmette ai soggetti delle immagini: staccati dal resto della scena quasi si dissolvono, liberi da un'immobilità tutt'altro che rassegnata.
Lo sguardo di Patrizia perlustra lo spazio nello sforzo di leggere significati ulteriori, al di là del consueto. Razionalità e istinto si bilanciano in una riflessione fotografica che mira a scavalcare le barriere del quotidiano. Perché alla normalità magari non manca nulla, ma non sempre ci basta.
Tremano la spiaggia, le luci, la vegetazione e le imbarcazioni ormeggiate al molo. Verso. Dentro. Oltre è la storia di una dinamica emotiva che cuce insieme i profili di fotografa e donna dell'autrice. L'esperienza fotografica diventa il mezzo per inoltrarsi nell'ignoto, un'evasione dall'isola che a volte ci sentiamo di abitare. Come un pontile che non porta da una parte all'altra, ma dà accesso a tutte le mete possibili.
Lo sguardo di Patrizia perlustra lo spazio nello sforzo di leggere significati ulteriori, al di là del consueto. Razionalità e istinto si bilanciano in una riflessione fotografica che mira a scavalcare le barriere del quotidiano. Perché alla normalità magari non manca nulla, ma non sempre ci basta.
Tremano la spiaggia, le luci, la vegetazione e le imbarcazioni ormeggiate al molo. Verso. Dentro. Oltre è la storia di una dinamica emotiva che cuce insieme i profili di fotografa e donna dell'autrice. L'esperienza fotografica diventa il mezzo per inoltrarsi nell'ignoto, un'evasione dall'isola che a volte ci sentiamo di abitare. Come un pontile che non porta da una parte all'altra, ma dà accesso a tutte le mete possibili.