Paesaggi dell'Anima
L'idea dell'anima è qualcosa di distinto dal corpo e sopravvive ad esso?
Il suo significato originario, dalla parola greca “Anemos", indica il "Vento", il “Soffio", il “Respiro".
Il suo significato originale mette quindi in relazione la vita con la funzione biologica del respirare. Si trasforma, attraverso le culture occidentali, nell'indicare il principio dell'origine dei pensieri, degli affetti e delle passioni dell'uomo.
Anima e corpo, parole e pensieri, luce e fotografia.
Il paesaggio dell'anima è un luogo dove l'Anima di Platone si incontra con il respiro, il soffio e il corpo.
È un luogo dove i pensieri condividono le ombre e la luce che avvolgono ed illuminano i corpi, spesso rendendoli indefiniti.
Ci fermiamo ad osservarli aspettando e sperando che ci generino un'emozione…. di certezza, di mistero?
Le ombre dell'alba che virano in luci svelano i paesaggi nella sua bellezza e nella sua misteriosa potenza. L'alba tranquillizza l'uomo, lo rilassa lo coccola e attratto da questo spettacolo, l’uomo si interroga, ricevendo certezze e sperando di affinare le sua capacità di cogliere il senso profondo delle cose.
Il paesaggio dell'anima è un territorio vasto e mutevole, dove la luce gioca un ruolo fondamentale nella definizione degli spazi e delle forme. Luce che illumina il futuro, ma anche il passato, restituendo senso e significato ai ricordi.
Il tramonto è una sfida….la sfida è andare oltre, scoprire cosa c'è dietro la nebbia che avvolge i nostri pensieri e le nostre emozioni. E la scoperta, spesso, è sorprendente, come un regalo inaspettato che ci arricchisce e ci fa crescere.
All’alba segue sempre un tramonto, entrambi necessari, in un continuo susseguirsi, separati da una linea di confine che rappresenta la scelta tra ciò che è noto e ciò che è ancora da scoprire.Non bisogna mai dimenticare che ogni scelta comporta anche una rinuncia e che, spesso, il confine tra il benessere e l'ignoto è sottile come una linea tracciata nella nebbia.